Quando la primavera canta con voce di bambino
Un sabato di emozioni a Montecatini: tra cori di bambini e cuori pieni, la voce di mia figlia ha fatto sbocciare la primavera con una dolcezza indimenticabile.

Sabato scorso, il cielo di Montecatini era così azzurro da sembrare complice di qualcosa di magico in arrivo. Sono andato a vedere mia figlia esibirsi al Festival di Primavera 2025 e, tra cori e cuori che battevano forte, ho vissuto uno di quei momenti che si custodiscono nel cuore con un fiocco color pastello.
Il teatro vibrava. Tanti bambini, tante voci – alcune dolci come petali, altre audaci come temporali. Ogni nota era un piccolo miracolo goffo, ma pieno di verità. E lì c’era lei, la mia bambina, con lo sguardo concentrato e quel sorriso che spunta solo quando fai ciò che ami davvero. Ha cantato come se il mondo fosse in silenzio solo per ascoltarla.
Intorno a me, genitori con gli occhi lucidi, nonni con le mani tremanti, insegnanti con l’aria da missione compiuta. Non era solo un’esibizione: era una festa dell’infanzia, della speranza, dell’arte che sboccia quando la si coltiva con cura.
Sono tornato a casa con l’eco delle voci nel cuore. La primavera quest’anno è arrivata prima – è arrivata nel timbro delicato di mia figlia e nell’abbraccio stretto dopo lo spettacolo.
E tu, hai mai sentito la primavera cantare?