Trebbiano, il bianco sottovalutato che merita rispetto

Il Trebbiano è spesso considerato un vino anonimo, ma se lavorato con cura può sorprendere con freschezza e carattere. Scopri perché questo bianco romagnolo merita più amore!

Trebbiano, il bianco sottovalutato che merita rispetto
Bicchiere di vino Trebbiano su tavola con vigneti romagnoli al tramonto.

Ah, il Trebbiano, il vino bianco che subisce bullismo nel mondo enologico! Ma questa cattiva reputazione è davvero meritata?

Ecco i fatti: il Trebbiano è una delle uve bianche più coltivate in Italia (e nel mondo, se consideriamo la sua cugina francese, l’Ugni Blanc). Si trova in tanti vini della Romagna, della Toscana e persino nella produzione del celebre Cognac. Eppure, viene spesso considerato un vino "ordinario", senza carattere, il riso in bianco dei vini – sempre presente, ma mai protagonista.

La verità? Il Trebbiano può essere straordinario, se lavorato bene. Certo, ha un’acidità vivace e aromi discreti, ma questo lo rende un vino versatile, fresco e perfetto per accompagnare piatti leggeri, frutti di mare e persino una bella piadina romagnola. Quando vinificato con cura, può sorprendere con note agrumate, floreali e un tocco minerale intrigante.

Quindi, è buono o cattivo? Dipende dal produttore e dallo stile. Se prendi un Trebbiano industriale, potrebbe risultare anonimo. Ma prova un Trebbiano di Romagna DOC di un buon vignaiolo e poi dimmi se merita davvero tutta questa discriminazione!